A motivo di ciò, quel giorno si è vissuto in un clima di grande festa. Attesa da tempo, si è svolta la celebrazione inaugurale della nuova scuola di Djeffa presieduta da don Jules Dossah, Vicario Generale e Direttore diocesano dell’istruzione cattolica della diocesi di Porto-Novo. Ringraziando Dio per la sua provvidenza, che passa attraverso i nostri benefattori, abbiamo pregato, cantato e danzato per questa grande opera.
Costato circa 95 milioni di franchi sefa, circa 146.000 euro, l’edificio comprende un’ampia hall al piano terra e due piani in cui si dislocano i vari ambienti, per un totale di sei classi, un ufficio, una sala riunioni, una biblioteca e i servizi igienici. Questo gioiello, opera dei Frati Minori Cappuccini delle Marche è stato finanziato da persone di buona volontà in Italia e in Benin.
È stato bellissimo, commovente e motivante vedere come un progetto, inizialmente fatto di parole, numeri e carta, cammin facendo si sia riempito di occhi, volti e mani di bambini che potrebbero essere stati nostri figli se fossimo nati in quelle terre. I bambini sono la gioia, la motivazione, il nostro futuro.
Sono così importanti per la società ma così deboli e fragili che vanno preservati e tutelati e i missionari hanno sempre puntato alla loro difesa e crescita, in maniera particolarmente efficace con il progetto delle adozioni a distanza che va avanti da più di vent’anni, con decine di migliaia di bambini che in tanti anni hanno ricevuto un aiuto importante alla loro crescita.
Saranno più di 200, tra orfani residenti nello stesso orfanotrofio di Djeffa e bambini dei villaggi vicini, che usufruiranno di questo servizio. Don Jules Dossah paragonando la scuola ad un santuario ha chiesto che questo spazio venga custodito e mantenuto con rispetto, e imponendo le mani ha benedetto i bambini, gli insegnanti e tutti coloro che erano presenti. Insieme a fra Francesco Pettinelli hanno asperso con acqua benedetta tutti i nuovi locali della scuola. Dopo il tradizionale taglio del nastro, è stato posto in ogni stanza un crocifisso, segno e motivo della missione dei Cappuccini. Come i discepoli di Gesù, i Frati Minori Cappuccini, continuano ancora oggi a portare e testimoniare il suo messaggio di amore, il suo dono totale, come totale è la dedizione di molti missionari sparsi in tutto il mondo, sia che lavorino in prima linea sia che sostengono da lontano questo annuncio.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i missionari e alcuni, tra i tanti che hanno contribuito economicamente alla costruzione della scuola, quali don Roberto Populin, Silvia Batocco, Padre Giacomo Lancioni, Gabriele Reffi e Francesca Pettorossi. Ora non resta che farsi carico del futuro di questi bambini e con il progetto di sostegno di una classe possiamo provvedere al sostentamento degli alunni e degli insegnanti. C’è già chi con generosità si è messo all’opera in questa gara di carità, come lo Shopping Center Corridomnia che, avendo avviato il progetto Anche io vado a scuola e sostenendo già il cammino di un’intera classe, era presente all’inaugurazione della nuova scuola nelle persone di Alfio, Mario ed Elisa per verificare l’attuazione del progetto. Altre classi, tuttavia, sono ancora in attesa di essere finanziate e certi della Provvidenza divina e della vostra generosità, preghiamo e lavoriamo, affinché anche agli altri bambini, che ancora non hanno potuto usufruire del bene dell’istruzione, venga concessa la stessa possibilità perché a loro volta divengano costruttori di un futuro nuovo per i loro figli.